La Grande Estinzione è una scatola di attrezzi, non è la vita, non è l’azione. Non ha bisogno di spiegazioni e non contiene risposte. Se non sappiamo come si usa un martello o una pinza impariamo a farlo per conto nostro. Qui ci sono solo strumenti, concetti operativi, liste di cose.
La GE è anche tutto quello che possiamo fare con questi attrezzi, essenzialmente: mappare il nuovo immaginario globale dell’Antropocene; deantropizzare la fiction; inventare storie dell’allarme.
MAPPARE: cosa, come, perché il nuovo immaginario sta trasformando i processi cognitivi umani.
INTERCETTARE: definire le parole chiave rilevanti e quelle da contrastare nel discorso pubblico e nella narrazione.
DEANTROPIZZARE: spostare il focus narrativo su topic dell’immaginario trascurati, cancellati, negati, ad esempio terre e animali, altre ere geologiche, xenomorfi, cosmologie altre, memorie future…
ALLARME: le sirene suonano per annunciare l’incendio, l’incendio è cominciato ma non suonano le sirene giuste.
Il problema è la cronaca, l’ipnosi del presente. Non basta postare link sul riscaldamento globale, sugli orsi bianchi che muoiono di fame, sui ghiacciai che si sciolgono. Bisogna invece leggere i documenti di cronaca per isolare gangli narrativi e farne racconti, racconti il più possibile popolari.
Avete già un romanzo pronto, un poema epico sull’apocalisse climatica, uno script cinematografico? Avete qualcosa di più di un “io queste cose le dicevo già 3, 10, 30 anni fa”?. Avete voglia di scrivere fuori dall’io autoassertivo? Fuori da dinamiche editoriali? Fuori dai premi? Siete pronti a rinunciare al vostro nome in cima a un manoscritto?
Immaginare > Raccontare > Lottare.
Benvenuti nella Grande Estinzione.
Non è facile cambiare gli schemi; occorre uno sforzo non indifferente con il rischio di non essere neppure capiti. E’ vero che non si può e non si deve più ragionare con i vecchi criteri. Occorre scovare questo mondo “altro” che corre parallelamente al nostro e che non siamo ancora riusciti a vedere. Qualcuno forse lo ha intuito. Raccontarlo è una sfida.
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