Ovviamente è più interessante analizzare il cospirazionismo più puro, con le parole chiave manifeste, ed evitare psicologismi che sono molto anni Settanta.
La foto, fatta a un cavalcavia adiacenti la stazione Garibaldi di Milano, fa schifo ma la frase è chiara.
“Greta non sbraitare, non è il clima ma il tuo nuovo ordine mondiale”.

Se si legge la storia dei trattati sul clima torna sempre l’assenza di “efficacia sostanziale”. Nessun organismo internazionale ha infatti il potere di coercizione (enforcer) in caso di inadempienza. Sì, l’inglese è per avvicinare ancora di più il segno al concetto: un tutore dell’ordine, un poliziotto, o gendarme, del mondo. Non è esattamente così ma ok, un singleton, una singola entità politica mondiale secondo la definizione che fa Bostrom (Superintelligenza, Bollati Boringhieri, è una tendenza, una prospettiva, un’idea che potrebbe essere utile nella lotta, meglio la corsa contro il tempo, per mitigare gli effetti del global warming.
Ora il Nuovo Ordine Mondiale (NWO) è una metafora trasversale, e una parola d’ordine tra gli antisemiti, usatissima tra fascisti, nazisti, libertari di ultradestra e meno, ma presente, in area antagonista di sinistra, così come tra gli islamisti come ben mostra Jon Ronson ne Loro: i Padroni segreti del mondo (Fazi).
Il NWO vuole, se avesse delle intenzioni ovviamente quindi meglio vorrebbe, usare la crisi climatica per scatenare il panico tra la popolazione generale, costringerla a cambiamenti radicali del sistema economico con, sempre ovviamente soprattutto nelle discussioni della destra reazionaria e ultralibertaria che vedo spuntare dagli States, un enorme ed ennesimo passaggio di ricchezza dalla classe lavoratrice a Loro, il nuovo ordine, i padroni del mondo segreti ma non troppo. Lì l’obiettivo del Nuovo Ordine Mondiale sarebbe quello di disarmare i cittadini, aumentare enormemente le tasse, facilitare la panmixia e via dicendo. In Italia NWO voleva la distruzione del settore secondario italiano, l’euro, la globalizzazione e adesso la sostituzione etnica. C’è un nuovo ordine mondiale per il fascista come per il marxista.
Se c’è qualcosa che accomuna nazismo e fascismo e lo stalinismo + derivazioni locali è un massiccio intervento di ingegneria sociale, “raddrizzare il legno storto dell’umanità” kantiano con tutti i mezzi terrificanti e genocidi che sappiamo.
Il Nuovo ordine mondiale manipola la popolazione, fa cadere nazioni, dirige il corso della storia e manipola il clima con esperimenti che dagli anni 50 adesso sembrano passati a una fase “operativa” e in scala globale.
La storia dei vaccini -controllare la popolazione/controllare la crescita demografica-, delle scie chimiche -controllo del clima/ammansire la popolazione generale con gas-, della “burattina” Greta vengono dalla stessa identica massa informativa. Costituiscono un corpo unico pre-ideologico e una narrazione “coerente”.
Greta alimenterebbe uno “state of fear” (Stato di paura di Michael Crichton parla proprio di questo in relazione al cambiamento climatico) preparatorio a un’ennesima mossa del Nuovo ordine mondiale.
Secondo “gli avversari” del Nuovo ordine mondiale una Greta sarebbe uno strumento classico del loro operare. L’NWO adorerebbe “usare” i bambini. Peggio: Greta è una prova dell’esistenza del NWO.
Come crisis actor dopo una carneficina in un liceo americano così come su una spiaggia greca dopo un naufragio di migranti. Usare bambini, appropriarsene e manipolarli come strumento mediatico oltre che come schiavi sessuali in un harem mitico a disposizione dei signori del nuovo ordine.
C’è una parola per l’utilizzo dei bambini e dei giovani per manipolare le masse: pedofrastia. Cercare su Twitter pedophasty è al momento abbastanza istruttivo. Taleb inserisce la pedofrastia tra gli inganni retorici moderni.
Oggi è facilissimo far “impazzire” la gente e la questione climatica concentrerà e mobiliterà come non mai.
I limiti della narrazione per l’intervento contro il cambiamento climatico si stanno superando giorno dopo giorno, la reazione, non di un qualche fascismo postmoderno ma di un complesso di interessi questo si chiaro e identificabile, si farà sempre più feroce.
Allo stesso tempo sarà, spero non presto, inevitabile parlare di geoingegneria e di una qualche forma di governo mondiale per affrontare una sfida globale come il cambiamento climatico, “letteralmente” un possibile rischio catastrofico globale (Cirkovic-Bostrom).
Potrebbe essere particolarmente difficile raccontare anche il metodo ritenuto più semplice per provare a raffreddare il pianeta così come la storia del vaccini contro la poliomielite a una società fragile e sempre meno avvezza a pensare gli ordini di grandezza del cambiamento climatico come delle migrazioni e la complessità in generale. Difficilissimo discutere di controllo delle nascite top-down nel Terzo mondo postcoloniale. Oggi sembra facile far “impazzire” la gente con i mass media che “penetrano la neocorteccia”.
Spiegare che un Nuovo Ordine Mondiale semplicemente non esiste usando la logica, il rasoio d’Occam, il principio di realtà, la teoria della complessità, la cronaca delle relazioni tra stati e la semplice ragionevolezza potrebbe risultare inefficace. I potenti del mondo certamente complottano così come tutti gli altri in una citazione dal Comitato Invisibile. Cospirare per dirigere i destini del mondo e il flusso della storia è un’idea semplice, religiosa, da rovina infantile del pensiero.
Meno complicato dovrebbe essere spiegare la differenza nella pedofrastia tra “la bambina di Bibbiano”, la falsa testimonianza di Nayirah del 10 ottobre 1990 e gli studenti del Sandy Hook e Greta. Dovrebbe ma non lo è in una gerarchia delle fonti devastata e una filosofia del sospetto derubricata a small talk da bar.
La Reazione ha una narrativa coerente e affascinante e si nutre di un cospirazionismo diffuso e politicamente fluido.
Bisogna rispondere con una narrazione che non usi la panoplia della retorica politica.
Esercitare, come sto provando a fare con questo post, la complessità.
Intercettare le parole chiave della propaganda della Reazione.
Definire il nemico che è di dimensioni e prospettiva temporale non economica e pre-politica, il suo centro nevralgico narrativo e concentrare gli sforzi contro quel centro.
Affrontare le criticità cognitive dell’essere Homo sapiens nella sua adolescenza tecnologica.
Le Piramidi, le guerre mondiali e tutte le guerre, si innalzano e si scatenano con una narrazione.
Preparare e modificare “lo spazio letterario” e narrativo, come un campo di battaglia. Una che mi pare cominciata e che potrebbe avere come posta finale il destino cosmico dell’Umanità.
Il nemico non è l’estinzione, che è incidentale agli eventi e va considerata nella specialità dell’essere umano diffuso su tutto il pianeta in diversi ambienti e livelli di sviluppo tecnologico, ma il Collasso.