DAL 27/1/2020 AL 2/2/2020 L’ECOLE URBAINE DE LYON ORGANIZZA LA SECONDA EDIZIONE DELL’INIZIATIVA SCIENTIFICO-CULTURALE “À L’ÉCOLE DE L’ANTHROPOCÈNE”. DI SEGUITO LA TRADUZIONE DELL’EDITORIALE REDATTO DA MICHEL LUSSAULT, GEOGRAFO E DIRETTORE DELL’EUL.

Incoraggiati dal successo della prima edizione del gennaio scorso, siamo felici di proporre nuovamente, dal 27 gennaio al 2 febbraio, la settimana “À l’École de l’Anthropocène”. Come lo scorso anno la nostra speranza è quella di accogliervi numerosi al fine di presentarvi i nostri approcci all’Antropocene, ma soprattutto al fine di discutere e sperimentare.
L’École Urbaine de Lyon (EUL), creata nel dicembre 2017 all’interno dell’Università di Lione, è un programma innovativo di ricerca e formazione dottorale la cui missione principale è quella di contribuire al dibattito pubblico a proposito delle problematiche legate alle sfide che le nostre società si accingono ad affrontare a causa degli effetti del cambiaento climatico i cui effetti sono via via sempre più flagranti. Per questo motivo vogliamo mettere a disposizione di tutte e di tutti le produzioni di una nuova scienza, lo studio dei mondi urbani antropocene, sollecitando i migliori specialisti del nostro sito universitario di Lione – St. Étienne ed altri invitati i cui lavori costituiscono un riferimento.
“À l’École de l’Anthropocène” è dunque per noi uno dei momenti privilegiati per proporvi un programma fuori norma et fuori dalle mura dell’istituzione universitaria, il cui scopo è proprio quello di rivolgersi ad un pubblico che sia il più ampio possibile.
Senza voler imporre delle risposte definitive alle domande e alle incertezze costitutive del nostro contemporaneo, e nello stesso tempo mettendo a debita distanza tutti gli approcci semplicistici, abbiamo il desiderio di mettervi nelle condizioni di fare il pieno di energie, di conoscenze, di idee e di voglia di avvenire. Vogliamo cogliere la sfida di “fare scuola” attraverso la prospettiva confermata dell’università popolare dove la scienza di miglior qualità incontra il pubblico più vario il quale partecipa in prima persona con i suoi contributi ed i suoi approcci.
Per quest’anno ancora Les Halles du Faubourg saranno la scenografia perfetta per la nostra settimana. Si tratta di un’ottima occasione per continuara a fare vivere questo luogo (un’ex fabbrica di biancheria intima riconvertita n.d.r.) che stiamo cercando di valorizzare insieme ai nostri partner La Taverne Gutenberg, Intermède, Les Ateliers La Mouche e il collectif Frigo & Co. Saremo ugualmente presenti alla stazione Perrache, in una posizione che ci permetterà dunque di incontrare numerosi abitanti della città che ogni giorno attraversano questo luogo di scambio. Il cinema Comoedia inoltre ha supportato la nostra iniziativa attraverso la programmazione di titoli in linea con le nostre tematiche.
IL PROGRAMMA DI QUESTA EDIZIONE È PARTICOLARMENTE RICCO E VARIO
Abbiamo deciso di mettere particolarmente in risalto i nostri Corsi Pubblici (che chiunque puo’ seguire senza condizioni di accesso e senza valutazioni finali) poiché crediamo nel contributo di questo tipo di insegnamento nel quale un ricercatore espone il suo lavoro a coloro i quali accettano le esigenze di condivisione di pensiero. Ogni giornata sarà caratterizzata dalla lezione inaugurale di uno dei corsi del 2020.
Proponiamo ugualmente numerosi seminari, laboratori, dibattiti, conferenze, incontri… Troverete sicuramente il modo migliore per soddisfare la vostra curiosità e per nutrire le vostre riflessioni, ma potrere allo stesso tempo partecipare ad attività che prevedono la vostra collaborazione attiva. Ancora una volta riteniamo che il contributo dell’arte e della creazione sia fondamentale per la conoscenza, per la sperimentazione e per il dibattito pubblico. Durante tutta la settimana potrete assistere a performance, installazioni, esposizioni… e persino un ballo… sabato 1 febbraio… un giorno che, ne siamo certi, resterà nella memoria poiché la compagnia Kubilai Khan Investigations che lo organizza, considera la danza l’arte di costruire il comune attraverso la condivisione del luogo con il movimento (un principio realmente antropocene). Siamo in effetti convinti che l’arte permetta di affrontare direttamente ed esplicitamente la questione dei nuovi rapporti che dobbiamo stabilire noi in quanto umani con i non-umani e con le realtà non-viventi del mondo fisico.
Infine abbiamo concepito inoltre un programmazione esigente e stimolante destinata al giovane pubblico.
À l’École de l’Anthropocène è un evento unico in Francia e non solo. Voglio dunque ringraziare tutta l’equipe che ha lavorato alla programmazione e alla produzione, tutti i nostri partner ed ovviamente tutti i nostri invitati che hanno accettato di accompagnarci in questa avventura. Il nostro scopo è quello di stimolare la riflessione collettiva, più che mai indispensabile, al fine di immaginare insieme dei nuovi modi di abitare il Mondo, più giusti, più solidali, più coscienti della necessità di preservare e riparare la terra per potervi vivere il più a lungo possibile.
Michel Lussault – Geografo – Direttore dell’Ecole Urbaine de Lyon
Potete ritrovare il programma completo e le registrazioni audio e video sul sito https://ecoleanthropocene.universite-lyon.fr/
Inoltre nell’ambito del partenariato con RADIO BELLEVUE WEB sabato 1 febbraio alle 12 in diretta web Elisa Consolandi (dottoranda in geografia dell’Università di Bergamo) e Alfonso Pinto (geografo, ricercatore EUL) animeranno un dibattito sull’Antropocene fra Italia e Francia. Potete seguire l’intevento sulla pagina https://www.sondekla.com/user/event/groups/228/event/replay