Cicciobello in Lockdown #4: Rapporto danni

Esce di casa alcune volte, in diverse tenute, due persone, due tipi umani. Uno si prepara, ha una procedura di vestizione e svestizione rodata, qualcosa di tattico nel mindset del gray man. Controlla il sostegno di metallo sulla mascherina, ha finito una scatola di guanti da 200 pezzi ma non importa perché una seconda è pronta, guanti per ricordarsi di avere le mani e non toccarsi il volto, uscire con gli occhiali sporchi non è un’opzione perché una volta fuori rimarrebbero sporchi, indossa uno dei due giubbotti scuri leggeri lavabili a rotazione, uno dei due cappelli, soldi contanti anche se la previsione è di pagare la spesa con la carta ma tornare a casa con la spesa è prioritario e val bene essere pronti all’incidente delle reti. Questo tipo ha un coprifuoco per le 13, ha uno standard di sicurezza alta, è in overkill continuo nel principio di precauzione e disinfetta il bancomat, la spesa, tutti i vestiti stati a contatto con il mondo là fuori. “Che ne pensi”, alcuni hanno chiesto a questo tipo. La risposta è di solito, a seconda dell’umore e del livello presunto di comprensione dell’interlocutore, qualcosa come “tratta questo virus come se fosse vaiolo, ebola e influenza ma non sei in un laboratorio livello 4 ” , poi l’essenziale nessuno sa niente. Questo però è già stato detto, questo tipo è solido, procedurale, ripetitivo, si stanca, è in qualche modo soddisfatto. Sa di essere utile, questo Cicciobello Grigio rimarrà a lungo, è pronto a restare, a ridurre l’esposizione con un cacciavite togliendo le targhe sulla porta se le cose dovessero andare peggio. Da quasi tre mesi il negozio di casalinghi da cui si forniva è chiuso, il proprietario cinese e famiglia alla notizia del primo focolaio italiano hanno semplicemente evacuato l’area. Cicciobello Grigio si chiede quando tornerà l’uomo simpatico, la donna sorridente e i suoi bambini socievoli ma li capisce, vorrebbe sapere la loro storia, una che ha composto l’azione di chiudere subito, prima di tutti e tanti, la scelta radicale, vorrebbe sapere se sono al sicuro ma pensa di sì. All’uomo: hai capito le mie spese di gennaio?, non sono più strane adesso. In arrivo dopo oltre 40 giorni c’è questa:

Cina 3m 2091 mascherina polverizzata del filtro 7502 dalla polpa ...

Cicciobello Grigio non ha alcuna intenzione di intaccare la sua scorta di Ffp1. Aveva acquistato lo stesso modello su Amazon già il 10 gennaio ma… il venditore tedesco dopo qualche giorno ha annullato la spedizione. I filtri rosa, P100, sono quelli che vanno usati, ricerche fatte per voi. Poco lontano dal negozio di casalinghi, quasi di fronte, c’è una farmacia comunale. Da qualche giorno la fila è lunga, persone a una certa distanza ma inferiore a un metro, attendono il turno, probabilmente in silenzio. Una fila è normale, di una trentina di persone una novità. C’è un numero che al fatto immette qualcosa del presagio.

Sta piovendo ma non davvero. All’interno della sfera composta di mura, vetri, temperatura condizionata si potrebbe pensare che, fuori, di sera, niente stia succedendo. Poi, forse finalmente, il momento di percepire la pioggia arriva. Sta piovendo, si sente il bisogno di dire.

Ha provato a smettere di fumare tre volte in 40 giorni Cicciobello, tutte e tre le volte è andata bene per poi non andare, i tre giorni senza nicotina e roba tra le dita passati in tutte e tre le occasioni, tre volte tre con sempre meno sbrocco. Alcune volte quindi Cicciobello è uscito da casa, in Birkenstock vecchie con le suole mangiate da cani infernali, pantaloncini corti larghi e macchiati forse da candeggina, una bierbauch che precede la persona, senza guanti, attraversando un parco, le tasche piene di monetine anche da 10 centesimi, diretto al distributore più vicino. Cicciobello non fa le flessioni da un pezzo, lo schema ordinato delle pulizie è saltato così come la disciplina alimentare. Cicciobello si è concesso una settimana di birra libera, piacevoli birre tedesche e ceche. Il contenitore del vetro si è riempito per la prima volta in anni, Cicciobello non beve in casa. Ha trovato spazio per patatine e birre. Fumo e dieta distruttiva, Teufel mit Beelzebub. Da qualche giorno si è scoperto a mordicchiare, masticare la lingua. Ha detto a Meschiari “ho notato che da qualche giorno mi mordicchio la lingua”. Intercettare segni di logoramento in questa comunicazione tra sistemi estranei. Alcuni dolori al ginocchio destro sono stati curati camminando a piedi nudi in casa seguendo i discorsi sui muscoli dei Sapiens ne Il Corpo dell’Antropocene. Esce senza disciplina a comprare le sigarette se non la mascherina, senza orari, disinteressato al suo apparire per i radi umani negli orari dell’ozio meritabile.

In queste settimane sono tornati alcuni amici ricorrenti e altri che non venivano da molto tempo come la Strega dalle lunghe dita. Ne aspetto altri, so chi sono, dovrei chiamarli incubi ma sono sogni di lotta e riesco a gestire le assenze, le cadute, gli assalti e a svegliarmi. Sono curioso di leggere Draumar.

Cicciobello e Grigio però collaborano, c’è una conversazione in corso. Per uno comincia la dieta, l’altro, mentre là fuori i mesi di Epimeteo rampante si concludono in un dolore non manipolabile, sicuro della sua sopravvivenza, comincia una preparazione per la prossima stagione. In questa collaborazione è previsto tornare davvero sui social, a scrivere con costanza. Dal 19 aprile che non scrivevo qualcosa, ho una data così come adesso la conta dei giorni di assenza dallo scrivere. C’è una lista di impegni che adesso diventa chiara: una recensione per Contorni di Noir, un’altra puntata della serie su The Road, un nuovo progetto su Il problema dei Tre corpi, indagare su questa pausa, riparare i danni.

Tra i libri non letti, un mucchio però ordinato su due scaffali profondi della libreria, Cicciobello ha trovato tesoro parlante. Questo:

Il fantastico come motore elaborativo, funzione utile che ordina e Bergier scrive di Tolkien, la Bomba, lo strazio e poi la calma all’immagine della trincea e del campo di concentramento, imparare a scrivere e la scienza e la letteratura che ha senso perché lo crea mentre le finzioni crollano e vogliono cambiare. Un libro giusto, adesso, in un repertorio concettuale che è quello della consapevolezza e del vero amore per chi crea immagini e universi.

In Zero K del Don il mondo fuori dai deserti, dall’arca per il futuro, è il vero fantasma. Forse i due Cicciobello si stanno preparando con concessioni. Oltre lo spettro, qualcosa, là fuori. I mesi tosti forse sono in arrivo. L’ordine di immagini nell’inverno del contenimento prima della primavera degli sciocchi. Cicciobello si è preso i suoi giorni di stupidità, 130 ore di gioco a Total War: Warhammer. Fine del rapporto danni. Nel gioco delle fasi, questo iperoggetto composto da depositi di petrolio colmi, lotta nella congiura per la civilizzazione, combinato di riapertura ed epidemia in corso, gli dei forse ghignano, forse cazzeggiano.

Deve essere un anno senza estate che arriva, chi non ne ha mai avuto uno si prepari al suo primo.

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