TINA 2 – CALL-

Tina Due è la lotta e la celebrazione dell’uscita dalle macerie.
Quali macerie?
Le macerie intellettuali, umane, pseudoscientifiche, le macerie prodotte dalla scrittura autopromozionale,
dai fraintendimenti dell’idea gramsciana di egemonia, le macerie delle bolle esplose, i detriti del collasso
cognitivo.
Scrivere Tina significa celebrare la risalita, l’anabasi dall’annullamento dei significanti e dei significati,
annientamento da ripetizione mortifera di codici sterili.
Vi abbiamo dato delle coordinate: seguitele nelle direzioni che vi portano verso una costruzione di senso,
personale e collettiva.
Oppure pestatele come frutti di bosco, maceratele, distillatele, gettatele al vento o nel fuoco. Inebriatevi,
ubriacatevi, scatenate le immaginazioni!
Ciò che uscirà sarà una nascita nuova per tutti, una grande festa, prepariamoci a iniziarla!

“Una bambina esce da un cumulo di rifiuti, o da un cumulo di corpi, o dalle macerie di un crollo. Ha la gola
piena di polvere, di un’angoscia che ha radici prima di ogni forma del linguaggio detto. Si alza. Il suo cervello
è cicatrici, feritoie senza possibile resistenza; dentro e fuori, mostri nel buio del cranio. Ogni margine da un
virus, da un vulcano, da un uomo, è invalicabile, ogni passo fuori dalle rovine è uno tra il nulla e il futuro.
C’è una bambina e ha sete.
Ma noi siamo lì, abbiamo dell’acqua, e gliela diamo.”

Inizio

Scrivere il passo della bambina fuori dalle macerie tra il nulla e il futuro.
C’è una traccia. Bisogna immaginare tutte le piste possibili che non si vedono ancora. Lo scenario di un
mondo che nessuno ha ancora pensato. Bisogna costruire con le immagini una nicchia che possa con-tenere
tutt*
C’è una protagonista, o tante protagoniste, o nessuna, nel tempo e negli spazi, accomunate tutte dalla
stessa situazione di partenza: uscire dalle macerie, avere sete, fare il primo passo, estendere il braccio,
cercare una relazione.
La bambina è:

  • un personaggio da definire

un’esploratrice; una sopravvissuta; un caso; una viaggiatrice del tempo, delle dimensioni, del Sogno, degli
spazi; una divinità, una storia, una postumana, una mutante, una I.A., un’aliena, una colonia di altri esseri,
un’entità finzionale che ha saltato la propria barriera di realtà; una iposoggettività squatter nei meandri di
iperoggetti in collisione; chi è?]

  • Tina Fontaine
    [i morti, i dispossessed, i senza voce, i fragili, i non ancora nati, gli impensabili – umani e non umani]
  • TINA
    [un UFO – unidentifiable fantastic objects, una “mente parallela”, una interfaccia, una interzona
    burroughsiana, un “materiale anonimo”, un laboratorio di possibilità, una superficie profonda di soglie, una
    stratigrafia di storie, un paesaggio di trasformazioni]
  • un libro
    [le parole, le forme, i generi, i codici, i vettori di informazioni e significati, i modelli e i non-modelli, i canoni
    e gli anti-canoni estinti-vecchi-mutanti-nuovi-inimmaginati]
  • un collettivo
    [di chi? di cosa? con quali finalità?]
  • un progetto
    [quale piano per il futuro? come è fatto il vettore che attraverso il passato-presente traghetta nel futuro?]
  • una cosmogonia
    Il futuro emerge nelle relazioni.

Le tracce, gli spunti e gli scenari possono essere incrociati fra di loro e scelti per essere sviluppati,
approfonditi, mutati per scoprire cosa ne viene fuori.


Vorremmo che ogni partecipante incrociasse almeno un paio di caratteristiche e ibridasse alcune possibilità
per creare il suo personaggio Tina da inserire in uno o più scenari, facendo fermentare il tutto nella sua
personale nebula cosmica di idee e visioni.


Vorremmo che le immaginazioni e le scritture di tutti mettessero sin da subito all’opera un metodo crea-
relazioni.


Vorremmo che ognuno inviasse la propria idea/idee all’indirizzo e-mail di Tina, in modo da avere una lista di autori-idee, con un massimo di quattro idee per autore, per un massimo di un centinaio di autori. Speriamo
in combinazioni sorprendenti. Se dovessero verificarsi coincidenze daremo la precedenza all’idea nata e
comunicata per prima. Potremmo anche proporre una scrittura a più mani, nel caso in cui gli autori in
collisione siano d’accordo.


Come sempre libertà assoluta di lingua, genere, stile.
La lunghezza di ogni testo non dovrebbe superare le 3000 battute, con margini di flessibilità.
Contro la Grande cecità vorremmo che tutti guardassero a tutt’occhi, non solo con i propri.
L’obiettivo è disegnare insieme l’atlante antropocenico di Tina.

Il futuro emerge nelle relazioni.
Doneremo anticipo e proventi (royalties) alla Scuola: Still I Rise di Nicolò Govoni si occupa di istruzione,
protezione e dignità per i bambini profughi e svantaggiati del mondo, per difendere il futuro di tutti.
Il libro cartaceo sarà firmato con il nome collettivo di Tina.
La lista degli autori sarà raccolta in una nota finale.

Per aderire inviare una e-mail a tinadue2021@gmail.com

Per condividere idee e visioni:
https://www.instagram.com/tinadue2021/
https://www.facebook.com/tina.due.3572
https://lagrandestinzione.wordpress.com/
https://ilproblemadigrendel.net/

#TINA2

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