Immaginari urbani delle epidemie #4

Variazioni sul tema (Tradotto dal francese "Imaginaires urbains des épidémies #4) Immaginari urbani delle epidemie #4 Come si è visto in precedenza gli zombie di Romero hanno contribuito alla nascita di una nuova cinematografia che si snoda attraverso generi e codici estetico-narrativi diversi come ad esempio l’horror, il gore, la fantascienza, il b-movie, arrivando perfino … Continua a leggere Immaginari urbani delle epidemie #4

IMMAGINARI URBANI DELLE EPIDEMIE #3

(Tradotto dal francese « Imaginaires urbains des épidémies #3 ») Zombie e altre metafore “Quando non ci sarà più posto all’inferno, i Morti cammineranno sulla terra”   (G.A. Romero) Nel 1968 un giovane regista indipendente, George A. Romero, dirige con pochissimi mezzi il film Night of the living dead (1968). Non poteva sapere l’impatto che questa produzione … Continua a leggere IMMAGINARI URBANI DELLE EPIDEMIE #3

Cicciobello siciliano

Cicciobello stamattina si è alzato tardi. Sono ormai 40 giorni che è confinato. È Pasqua. E Cicciobello è stanco. Si interroga sul rapporto fra salute pubblica e libertà individuale. Legge molto. Naviga in cerca di conforto. Cicciobello ci aveva sperato in un aprile diverso… senza troppe illusioni… ma sperava di vedere la luce. Cicciobello è … Continua a leggere Cicciobello siciliano

Mapping riflessivi e morti-viventi

Geografie vive contro geografie morte Geografia morta-vivente è il titolo di un libro di Manouk Borzakian che parla della profonda ed innegabile geograficità degli Zombie, creature del nostro immaginario che hanno la straordinaria capacità di incarnare tanto simbolicamente quanto metaforicamente diversi aspetti della società occidentale tardo-capitalista. In Italia pero’ questo titolo potrebbe intendersi in altro … Continua a leggere Mapping riflessivi e morti-viventi

IMMAGINARI URBANI DELLE EPIDEMIE #2

(tradotto dal francese “Imaginaires urbains des épidémies #2 ») Contagion di Steven Soderberg Il cinema: dall’anticipazione alla metafora Epidemie, contaminazioni e contagi sono fenomeni ricorrenti nel cinema, e non solo nel genere d’anticipazione. Il miglior modo per esplorare questo immaginario consiste a distinguere preliminarmente le diverse forme di realismo, o meglio, i diversi rapporti che si … Continua a leggere IMMAGINARI URBANI DELLE EPIDEMIE #2

Immaginari urbani delle epidemie #1

Tradotto dal francese "Imaginaires Urbains des Épidémies" « Day 1 : exposure. Day 3 : infection Day 8 : epidemic. Day 20 : evacuation. Day 28 : devastation ».  (Trailer del film 28 Giorni Dopo) «E la vita dell’orologio d’ebano disparve con quella dell’ultimo di questi uomini del piacere. E le fiamme del treppiede spirarono. E le Tenebre, la Rovina e la … Continua a leggere Immaginari urbani delle epidemie #1

A SCUOLA DELL’ANTROPOCENE…

DAL 27/1/2020 AL 2/2/2020 L'ECOLE URBAINE DE LYON ORGANIZZA LA SECONDA EDIZIONE DELL'INIZIATIVA SCIENTIFICO-CULTURALE "À L'ÉCOLE DE L'ANTHROPOCÈNE". DI SEGUITO LA TRADUZIONE DELL'EDITORIALE REDATTO DA MICHEL LUSSAULT, GEOGRAFO E DIRETTORE DELL'EUL. Incoraggiati dal successo della prima edizione del gennaio scorso, siamo felici di proporre nuovamente, dal 27 gennaio al 2 febbraio, la settimana "À l'École … Continua a leggere A SCUOLA DELL’ANTROPOCENE…

“E qualcuno dirà che c’è un modo migliore”

3 dicembre 1984 Molti non saranno d’accordo, ma a mio avviso Fabrizio De André ha dato il meglio di sé mettendo in musica l'Antologia di Spoon River, la raccolta poetica sotto forma di epitaffio pubblicata da Edgar Lee Masters fra il 1914 e il 1915. De André, con gli arrangiamenti di Nicola Piovani, ne ha … Continua a leggere “E qualcuno dirà che c’è un modo migliore”

Le ossa di mio padre

Marina di Melilli. Alfonso Pinto, settembre 2019 Ai più il toponimo "Marina di Melilli" non dice assolutamente nulla. Cercando sulla mappa si finisce in quel tratto di costa compreso fra lo Ionio e il comune di Priolo, poco a nord di Siracusa. Siamo nel pieno della zona industriale di Augusta-Priolo-Melilli, uno dei più grandi complessi … Continua a leggere Le ossa di mio padre

“Non un passo indietro”

(ordine n°227 della STAVKA, 28/7/1942) Questa secondo testo dedicato alla catastrofe di Chernobyl, al suo immaginario e alla sua estetica, potrebbe a prima vista apparire come una stortura nel quadro de La Grande Estinzione. Il suo contenuto incentrato sul rapporto fra l’incidente e l’universo sovietico è tuttavia una conditio sine qua non, poiché, come anticipato, … Continua a leggere “Non un passo indietro”